Veltroni caccia gli immigrati dalle liste; Berlusconi e Fini …

marzo 9, 2008

Macché Obama: è solo fuffa. Alla prova dei fatti Walter Veltroni ha dato un calcio nel deretano ai parlamentari immigrati che pure erano già eletti nelle sue liste e -senza neanche telefonargli- li ha lasciati a casa. Clamoroso il caso di Khaled Fouad Allam, mio carissimo amico, algerino, notista di Repubblica, professore universitario a Trieste. Il suo progetto, il suo lavoro parlamentare era fondamentale: costruire con pazienza un Islam italiano, favorire la crescita di una scuola di formazione per Imam che bloccasse il furore estremista che infiamma le nostre moschee (156 sono quelle sospette, dicono i servizi segreti oggi).

Per due anni Khaled ha lavorato a questo progetto in tutte le sedi istituzionali, in stretto raccordo con Giuliano Amato. Era ovvio che Veltroni lo facesse continuare, o almeno che lo sostituisse -se proprio voleva- con altri che sviluppassero la stessa iniziativa. Invece niente: messi in lista portavoce e ragazzine che teorizzano la propria inseperienza politica come dote, il nostro Obama de Torpignattara non si è neanche degnato di far telefonare a Khaled per scusarsi dell’esclusione.

A riprova che la sinistra è conservatrice e il centrodestra innovatore, nelle stesse ore, intanto, Berlusconi e Fini offrivano la candidatura a Souad Sbai, una coraggiosa e simpaticcissima signora -anche lei mia cara amica- che organizza un fodamentale circolo Averroè a Roma (sede di un Islam razionale e moderno) ed è addirittura la presidentessa -donna!- di tutte le organizzazioni degli immigrati marocchini in Italia.

Candidatura esemplare, perfetta, indice di una comprensione immediata della rilevanza del tema. Da restare sbalorditi per la iattanza demente di Veltroni

Carlo Panella